Sappiamo con un elevato grado di certezza che le origini del mestiere di barbiere sono antichissime; durante i loro scavi in Egitto, gli archeologi hanno rinvenuto oggetti che sono inequivocabilmente rasoi in bronzo risalenti ad almeno cinquemila anni fa. Non pensiamo però ad un semplice negoziante, in quanto presso le tribù locali dell’epoca questa figura rivestiva un ruolo ben diverso, investito di un’importanza cerimoniale e non di mera comodità. Il taglio dei capelli era infatti un modo, nella mistica dell’epoca, di ostacolare la possessione satanica; occupandosene, l’antenato del moderno barbiere si trovava a rivestire una funzione che non esitiamo a chiamare sacrale, e celebrava persino matrimoni. Se avanziamo e raggiungiamo l’epoca storica, questo profilo simbolico e sacrale si smarrisce, ma non cambia l’importanza, ad esempio presso i Greci e i Romani, della cura di sé e quindi della figura professionale che se ne occupa. A Roma, che conobbe i barbieri dalla Magna Grecia nel 300 AC, una visita quotidiana a sistemare capelli e barba, come alle terme, era imprescindibile; e la tonsura, ossia la prima rasatura del giovane adolescente, aveva una valenza eccezionale come rito di iniziazione al mondo degli adulti.
Ma abbandoniamo anche Roma e spostiamoci in avanti di altri secoli, per arrivare ad un momento storico di grande fascino e incanto, dove concluderemo, con quella che quasi certamente per molti di noi sarà una sorpresa considerevole, questo breve viaggio nell’evoluzione del barbiere nel mondo antico: il Medioevo. Troviamo in quest’epoca un gran numero di botteghe di barbiere, che venivano naturalmente visitate per tutti i normali bisogni di pettinatura e taglio di capelli e barbe; ma quello che quasi certamente lascerà stupiti è che, allo stesso tempo, si chiamava il barbiere anche se c’era bisogno di eseguire un intervento chirurgico, applicare sanguisughe o fare un salasso, eseguire un clistere, incidere bolle e pustole, e pure per cavare i denti! Non si trattava di un’operazione in qualche modo clandestina: il barbiere, o per essere più precisi il barbiere-chirurgo, era ufficialmente abilitato e addestrato a svolgere tali lavori, e addirittura ricevette, in Inghilterra, paghe più alte di quelle dei chirurghi ufficiali, lungamente. Fu nel medioevo che, simboleggiando le due arti svolte dal barbiere, rosso per la chirurgia e bianco per il lavoro di taglio e acconciatura, nacque il simbolo classico usato dai barbieri, ossia il palo rotante a strisce, appunto, bianche e rosse.