Tutti noi, che siamo a casa o siamo fuori casa, volente o nolente produciamo dei rifiuti. Innocentemente pensiamo e supponiamo che questi non siano nocivi, che una volta gettati negli appositi cassonetti il problema del loro smaltimento viene risolto. In parte è cosi, in gran parte non lo è.
La colpa è anche nostra, ma non solo. Probabilmente un intervento più massiccio dello Stato potrebbe solo giovare all’intera società ma queste sono dinamiche che esulano dalle nostre competenze.
L’unica cosa che possiamo fare noi, infatti, è quello di spiegare che lo smaltimento dei rifiuti è più complesso di quello che si possa supporre e a maggior ragione invitiamo a riflettere sulla tipologia dei rifiuti che produciamo: avete mai pensato/supposto che le pile che utilizziamo per alimentare i prodotti elettronici sono altamente tossici e inquinanti?
Gestione de rifiuti
Ovviamente l’esempio delle pile è infinitesimale rispetto alla mole di prodotti potenzialmente nocivi che quotidianamente vengono prodotti in tutto il mondo. Infatti tutti gli scarti delle fabbriche vengono ribattezzati come rifiuti speciali ma come vengono gestiti questi rifiuti?
Un decreto legge del 2006 obbliga tutti i produttori di rifiuti in quantità elevate di tenere un registro di carico e scarico dove devono essere tutte le info sui rifiuti stessi.
Le imprese che annualmente superano le 10 tonnellate di rifiuti potenzialmente non pericolosi e le due tonnellate di rifiuti pericolosi possono delegare società di servizi per la compilazione di tali registri: unica ‘restrizione’ obbligatoria è l’immediata reperibilità dei registri stessi in caso di controllo da parte delle autorità.
Esistono anche dei depositi temporanei per il deposito dei rifiuti ma a patto e condizione che venga posta l’attenzione massima affinché vengano rispettati tutti i crismi inerenti alle normative attualmente vigenti.
Il trasporto dei rifiuti deve obbligatoriamente avvenire con appositi colli che devono essere contrassegnati mediante:
Etichetta (anche di pericolo se necessaria);
Marchi;
Numero ONU,
Codice CER;
Etichetta ‘R’;
Etichetta con info di pericolo.
Come informarsi sul mondo dei rifiuti
Come anticipato il problema più grande non è stabilito solo ed esclusivamente dalla negligenza dell’uomo ma anche dalla scarsa sensibilizzazione che viene fatta dallo Stato. Va bene qualche spot pubblicitario sporadico in televendita, va bene qualche servizio al tg e poi? Nessuno sa niente è la colpa è solo in minima parte riconducibile all’uomo.
A tal proposito se volete esser autonomi e volete informarmi sullo smaltimento rifiuti a Roma vi suggeriamo caldamente Nieco che, nel corso del tempo, nella Capitale è riuscito a farsi largo mediante competenza e disponibilità nei confronfi di chi si volesse avvicinare a questo mondo.
La terra ci da tanto, ci offre tanto. Ci permette di vivere e sopravvivere: ma noi per lei cosa facciamo? Forse è giunto il momento di voltare pagina…