Vorresti aprire un negozio tutto tuo, ma non sai da dove cominciare? In questa mini-guida potrai scoprire tutto quello che devi sapere per trasformare il tuo sogno in realtà.
Prima di aprire… pensa
Sognare fa volare, ma prima di aprire un negozio è consigliabile scendere coi piedi per terra, per non correre il rischio di fare passi falsi in partenza. Il successo di un'attività non dipende solo dalla fortuna, ma da un "package" di valutazioni e pratiche preliminari, come un sondaggio di mercato, la redazione di un business plan fondato su dati statistici e previsionali oltre allo studio approfondito dei competitors. Per far attecchire una buona idea serve, oltre a una considerevole dose di passione e competenza, un pizzico di lungimiranza per testare le concrete opportunità offerte dal mercato.
Se, poi, sei un imprenditore alle prime armi potresti farti seguire da consulenti esperti di settore in grado di guidarti, passo passo, sulla via del successo.
Tutti gli adempimenti, step by step
Aprire un negozio potrebbe essere una mossa vincente per aspiranti imprenditori desiderosi di crearsi un futuro senza datori di lavoro. È il sogno di molti, anche in considerazione della difficoltà per i giovani di uscire dal precariato o per gli "over" di rientrare nel mondo del lavoro. Perché, allora, non imboccare la via di mettersi in proprio? Tantopiù che, negli ultimi anni, si sono avute significative semplificazioni di legge per aprire un’attività commerciale, a partire dal decreto Bersani del 2006.
Il provvedimento dell’ex ministro allo sviluppo economico ha sostanzialmente liberalizzato l’apertura dei negozi abolendo, di fatto, il vincolo delle distanze tra esercizi commerciali della stessa tipologia e l’obbligo di licenza, tranne rare eccezioni come la vendita di prodotti per conto dei Monopoli di Stato.
Per quanto l’apertura di un negozio risulti, ad oggi, semplificata rispetto al passato, la legge e la burocrazia impongono, tuttavia, una serie di adempimenti necessari.
Eccoli, nel dettaglio:
- Iscrizione al registro delle imprese.
- Apertura della partita Iva.
- Comunicazione di inizio attività al Comune.
- Apertura della posizione presso Inps e Inail.
Oltre al disbrigo delle pratiche burocratiche di rito, chi apre un negozio deve possedere i seguenti requisiti di base:
- Essere maggiorenne.
- Non avere riportato condanne penali.
- Essere in possesso di attestati Sab e Haccp per chi opera nel settore della ristorazione e dell'alimentare in genere.
Negozio on o off line?
Una volta scelto il tipo di negozio da aprire, resta un dilemma da sciogliere: meglio fisico o online? Se sogni di gestire, magari, un mini-market di prodotti tipici locali con assaggi "in loco" o un negozietto dell’usato dalle atmosfere "shabby chic" da toccare con mano opterai per la tradizione, privilegiando il contatto fisico e le relazioni interpersonali con clienti in carne e ossa.
Diversamente, se sei al passo con i tempi, non vorrai perderti le opportunità offerte dal web nell’intraprendere un’avventura digitale all’insegna dell’e-commerce. Entrambe le opzioni hanno i loro pro e contro. Nel caso della bottega di vicinato il contatto umano sarà privilegiato a discapito delle spese da affrontare, come l’affitto del locale o il costo delle attrezzature, di gran lunga superiori rispetto alle necessità di un negozio online, decisamente più economico.
Su Internet si possono bypassare passaggi come il reperimento della location, trattandosi di uno spazio virtuale no-limits, ma il mancato contatto fisico con acquirenti, fornitori ed altri "attori" della filiera potrebbe risultare alienante e con meno stimoli dati dall'interazione fisica con chi si ha di fronte.
Nella scelta gioca un ruolo importante anche la categoria merceologica, un conto è operare in loco con prodotti a chilometro zero, altro discorso è l'import-export che richiede, necessariamente, una piazza globale.
