Friggitrice ad aria: alla scoperta della cottura alternativa delle patate
La friggitrice ad aria è un dispositivo di indubbia utilità. Esso consiste in una sorta di fornetto a convezione, in grado di “friggere” gli alimenti senza dover ricorrere all’immersione degli stessi nell’olio.
In sostanza, la friggitrice non fa altro che simulare la frittura, pur senza fare uso di oli vari. Ciò si traduce in una serie di vantaggi considerevoli: in primo luogo, trascurando la frittura ad olio si eviterà di cucinare prodotti eccessivamente grassi; è noto, infatti, che un consumo costante di fritti e panature non faccia particolarmente bene all’organismo.
In secondo luogo, una “frittura ad aria” permette di evitare di intaccare la salubrità dell’aria. Utilizzando oli vari, la frittura provocherà odori forti e in grado di aderire facilmente alle superfici delle stanze; ciò non avviene utilizzando il dispositivo citato, caratterizzato da un funzionamento peculiare.
Già, ma in che modo funziona una friggitrice ad aria? E in che modo è in grado di cucinare le patate? Approfondiamo la questione.
Friggitrice ad aria: il funzionamento
La friggitrice ad aria è dotata di una ventola apposita in grado di far circolare l’aria calda. Quest’ultima viene mossa ad alta velocità, riuscendo efficacemente nel produrre croccantezza lungo le superfici degli alimenti.
Ciò avviene anche per le patate, tra le pietanze più apprezzate in seguito alla frittura tradizionale.
Rimanendo alla frittura ad aria, il procedimento è radicalmente differente rispetto alla cottura con oli vari. Esaminiamolo nel dettaglio.
Generalità sulla frittura ad aria delle patate
All’interno della friggitrice è presente una camera di cottura. Quest’ultima si occupa di irradiare calore da un apposito elemento riscaldante. L’aria calda raggiunge le patate, depositate nella vaschetta della friggitrice, e una ventola si occuperà della circolazione dell’aria stessa.
Nella camera di cottura verrà prodotta una quantità non indifferente di aria, e pertanto diverrà necessario rilasciarne un poco. L’aria in eccesso uscirà direttamente da uno scarico sul retro, elemento indispensabile per il controllo della temperatura della friggitrice.
Si tenga presente che, a seconda dell’apparecchio in uso, la friggitrice può superare facilmente i 200 °C in fase di cottura.
In linea di massima, i tempi di cottura delle patate saranno minori rispetto a quanto avviene in un forno tradizionale. Va detto che i modelli di friggitrici sul mercato dispongono anche di timer appositi, utilissimi per regolare al meglio la preparazione delle pietanze.
Impostato il timer, dunque, la cottura delle patate può iniziare.
La cottura delle patate
Una volta inserite nel cestello apposito, le patate potranno essere cotte a puntino. La cottura avviene in uno specifico cestello da cucina, un elemento che, nelle friggitrici più all’avanguardia, si muove in maniera autonoma scuotendo le patate in fase di cottura.
Il movimento del cibo è garantito dalla presenza di un agitatore. Quest’ultimo svolge un compito essenziale: le patate, infatti, dovranno essere agitate con costanza, in modo tale da permettere una cottura uniforme.
Nel caso in cui non si disponga di un modello con agitatore, l’utente sarà tenuto a muovere le patate con frequenza variabile. Si tratta pur sempre di un’operazione semplice, che non richiede particolari sforzi operativi.
La fine della cottura verrà comunicata direttamente dalla friggitrice. Il timer, infatti, pur variando da un modello all’altro, scatterà al termine della preparazione, rendendo possibile la rimozione delle patate dal cestello.
A questo punto sarà possibile estrarle dal cestello, pronte per essere degustate dopo averle raffreddate.