Guardiamoci intorno: in qualsiasi ambiente ci troviamo – che sia un ufficio o una stanza di casa nostra – il nostro spazio è delimitato da pareti. Potrà sembrare una considerazione banale, e in certa misura forse lo è: ma di fatto porta a tutta una serie di modi di ragionare sugli spazi e sui loro utilizzi che è datata e spesso inefficiente, e che le pareti mobili divisorie hanno fortunatamente e finalmente reso obsoleta.
Prima delle pareti mobili, infatti, la configurazione interna di un ambiente era fissa – o, se doveva essere modificata, richiedeva tempo, costi, e generava complicazioni, macerie, e difficoltà spesso tali da rendere l’intera impresa impraticabile. Questo portava però ad un’ottica estremamente rigida degli spazi, secondo la quale questi erano pressochè immutabili: e se un tempo, soprattutto nelle aziende, questo poteva essere essenzialmente accettabile, la flessibilità e continua evoluzione che oggi caratterizzano ogni aspetto della vita, incluso naturalmente il lavoro, hanno reso obsoleta tale stretta rigidità.
Le aziende crescono, si evolvono: e con loro, lo stesso fanno le loro esigenze. Diventa necessario trovare spazio per un dipendente in più, oppure ricavare una sala riunioni più ampia; o ancora, una riorganizzazione interna rende necessario razionalizzare in maniera diversa gli uffici, separando l’area ricerca e sviluppo da quella dedicata al marketing o agli acquisti. Le pareti mobili, rispetto alle vecchie soluzioni edilizie in cartongesso, rendono possibile ridistribuire gli spazi interni senza demolizioni, macerie, o opere murarie di alcun tipo, ma con semplici spostamenti: se vogliamo, ampliano il concetto di “arredamento” ai muri stessi, che nel caso delle pareti fisse erano parte immutabile dell’edificio, e con le pareti mobili diventano invece appunto un elemento modificabile come il mobilio o le decorazioni.
Ma non è soltanto nelle aziende che questo strumento è così utile e prezioso. Nelle case, il cambiamento di funzione di uno spazio può essere di natura ancora più temporanea che in un ufficio, e quindi le pareti mobili si rivelano ancora più preziose. Pensiamo ad una festa, e al bisogno di ricavare un ambiente che possa accogliere tutti gli invitati senza obbligarli a dividersi in tante stanze diverse: una semplice riconfigurazione di pareti mobili permette di unire diversi ambienti in uno solo, grande e accogliente, senza costi, lavori, o macerie, e con una semplicità tale da far sì che ne valga la pena anche solo, appunto, per organizzarsi per una festa: tornare alla disposizione originale delle stanze (o a una ancora diversa!) sarà infatti altrettanto semplice e veloce.
E per finire, non dimentichiamo che passare alle pareti mobili divisorie non significa rinunciare all’estetica: possono essere dipinte, esattamente come le pareti tradizionali, reggere il peso di un quadro, e perfino essere realizzate – a differenza dei vecchi muri in mattoni o cartongesso! – includendo pannelli di vetro, per permettere il passaggio della luce, così utile soprattutto negli uffici. Qualsiasi arredamento o stile abbia la vostra casa, le pareti mobili vi si integreranno perfettamente, e aggiungeranno tutto un nuovo livello di versatilità alle vostre stanze!